Al momento stai visualizzando Metal detecting, un hobby in ascesa

Il metal detector è uno strumento in grado di individuare i metalli ad una certa distanza, che siano essi sepolti o nascosti all’interno di altri materiali.

Con i termini “metal detector” si indica lo strumento che in italiano esso è denominato “cercametalli”, tuttavia ormai la parola “metal detector” si indica la pratica stessa di effettuare ricerche con questo strumento.

La domanda che molti si fanno è se i tesori esistano, la risposta è molto semplice ed è si ! La presenza di valori nascosti o perduti è documentata continuamente nelle notizie dei giornali. Si pensi ad esempio ai tesoretti nascosti dai popoli antichi o a quelli più recenti nascosti ad esempio da persone in fuga durante il nazismo o ai tesori nascosti dai narcotrafficanti. Fare questo tipo di ricerche è vietato, almeno in Italia, e ritrovamenti di questo tipo sono in ogni caso rarissimi.

Per quanto riguarda gli oggetti perduti, si pensi a quante volte abbiamo perso qualcosa come monete, gioielli etc. La pratica del metal detector permette di andare a cercare tutti gli oggetti sepolti, siano essi monetine in un parco o nelle spiagge ma anche molti cimeli delle ultime guerre che ahimè infestano tutta la penisola italiana, ed oggetti del passato come fibbie, attrezzi agricoli, medagliette votive e tantissimi altri oggetti accumulatesi in secoli di civiltà.

Un altro target molto ambito è l’oro nativo. Purtroppo in Italia questo non è presente in dimensioni tali da essere rilevato dai metal detector. Tuttavia in altri paesi come gli stati uniti e l’Australia, la ricerca di pepite d’oro con il metal detector è molto diffusa e redditizia.

Dove si pratica in Italia e all’estero

Le ricerche con il metal detector possono essere praticare in varie aree. In Italia è molto attiva la comunità di cercatori delle spiagge in quanto, avendo l’Italia una vasta estensione di spiagge che in estate si riempiono di persone è possibile trovare tutto ciò che i vacanzieri e turisti perdono. In generale più un’area è frequentata dalle persone e maggiori sono le probabilità che vi si ritrovi qualche oggetto, ma per contro aumenta anche la quantità di spazzatura metallica presente come tappi, stagnole, chiodi etc.

L’Italia è stata anche teatro di due guerre. Se si ha la passione per la militaria, vivere in Italia permette di esplorare siti di battaglie della prima e della seconda guerra mondiale. Per esperienza vi assicuro che anche posti insospettabili contengono sempre qualche pallottola o qualche bossolo.

All’estero la pratica del metal detector è molto diffusa negli Stati Uniti (dove è nata) e in Australia. Anche perché questi due paesi contengono giacimenti di oro nativo nei quali è possibile rinvenire pepite che vanno da pochi grammi a centinaia di grammi. Hanno anche un cospicuo valore economico sia per il metallo contenuto ma anche per il valore collezionistico talvolta più elevato.

Purtroppo in Italia non è presente oro nativo di questo tipo. Tuttavia la nostra penisola è popolata da tempo immemore quindi è piena di tesori. Può capitare di trovare monete antiche dal valore storico incommensurabile e benché vadano consegnate alle autorità, rappresentano comunque il ritrovamento che avviene una volta nella vita. Ritrovare qualcosa che poi verrà ammirato da milioni di persone una volta esposto in museo, rappresenta un’emozione unica.

Sott’acqua

Una dimensione un po’ trascurata è quella sommersa. Questo accade per le difficoltà oggettive riguardanti la ricerca subacquea ma anche per l’elevato costo degli strumenti adatti alla ricerca subacquea. Infatti i loro costi superano abbondantemente i 1500-2000 euro.

Questo tipo di ricerca viene fatta nella parte sommersa del bagnasciuga o in zone particolarmente frequentate. Ad esempio vicino a vecchi moli, nelle zone antistanti a rocce dalle quali ci si tuffa, in alcuni fiumi e laghi etc. Questo tipo di ricerca è da considerarsi per persone esperte ed in condizioni fisiche adeguate, l’acqua è sempre un elemento di rischio.

I vantaggi di fare questo sport

I vantaggi che si possono avere praticando il metal detecting sono tanti. Alcuni più pratici, come la possibilità di raccogliere qualche decina di euro in monete in spiaggia. Altri più intellettuali come imparare a conoscere la storia antica e recente, fare un’attività rilassante all’aria aperta etc.

Praticare le ricerche con il metal detector significa innanzi tutto ricercare aree produttive per la ricerca. Ad esempio un campo incolto poteva essere in passato una zona in cui si svolgevano fiere e sagre e cela nel suo terreno molte testimonianze della storia recente. In breve tempo si può diventare esperti della storia locale o esperti di una particolare battaglia o momento storico.

La vita all’aria aperta è sempre un vantaggio. Cercare con il metal detector può significare lunghi trekking per raggiungere zone impervie, campeggiare e cucinare all’aperto, addentrarsi in mountain bike in zone sconosciute. Si può godere di tutto ciò che la natura sa offrire, scoprendo al tempo stesso che quel ferro di cavallo ritrovato è appartenuto al cavallo di un viaggiatore che cinquanta o cento anni prima ha percorso lo stesso sentiero.

Anche le capacità tecniche e mentali vengono accresciute. Il metal detector è uno strumento elettronico che si basa sui fenomeni di induzione magnetica. Conoscerne il funzionamento e come esso reagisce ai diversi tipi di metalli e di suolo, significa anche addentrarsi nei campi della fisica, della geologia e dell’elettronica.

Uno dei vantaggi che considero più eccitante è il fatto che questa pratica può essere associata ad altri sport. Infatti il metal detector è uno strumento leggero, che non ha bisogno di pesanti batterie o complessi accessori. Quindi può essere portato in giro in bicicletta per cercare in quell’area picnic che avete trovato in cima alla collina. Oppure in cayac, perchè quell’isola sul fiume vi ha sempre incuriosito e pensate che possa esserci qualcosa di interessante. O ancora, in quell’area che un tempo era affollata di tende e camper… e così via.

Cosa serve per iniziare con il metal detector?

Il metal detector è adatto a tutti, gli strumenti moderni (salvo casi particolari) sono particolarmente leggeri, sono capaci di funzionare per 10 o 20 ore con semplice pile ricaricabili o alcaline. Quindi può essere praticato sia dai bambini che dagli anziani. L’unico ostacolo fisico che si potrebbe avere è non avere delle ginocchia sane. Infatti lo sport si pratica in piedi, durante la ricerca non si cammina per grandi tratti a meno che non lo si voglia fare, ma spesso ci si dovrà piegare e inginocchiare per recuperare gli oggetti.

Come tutti gli sport esistono vari livelli, si possono cercare monetine nei parchi, nelle spiagge, nei campeggi con dei metal detector leggeri e semplificati, oppure si può organizzare una spedizione in Australia e camminare nell’outback per decine di chilometri portando tenda ed altro equipaggiamento per cercare la fortuna nei campi auriferi. Come si può vedere il livello di difficoltà è determinato dalle disponibilità sia fisiche che economiche del praticante.

Non esistendo attualmente una fonte autorevole che insegni in dettaglio le varie sfumature e tecniche da apprendere e può essere utile unirsi ad un forum e magari organizzare delle uscite con praticanti esperti.

Ci sono leggi e regolamenti da rispettare?

Le leggi sull’uso del metal detector sono piuttosto lacunose, in Italia è uno strumento di libera vendita, le limitazioni sono piuttosto legate a cosa si può cercare, dove si può cercare e cosa si può tenere di quanto trovato, facciamo chiarezza con alcuni esempi:

  • si può cercare ovunque eccetto in aree archeologiche e soggette a vincolo, in molti parchi non è esplicitamente vietato cercare ma l’atto di scavare potrebbe rientrare nel danneggiamento del verde pubblico e quindi esporrebbe a sanzioni.
  • se un terreno è privato basta un permesso verbale del proprietario per cercare, chiedete! Vi assicuro che molti agricoltori sono ben disposti a farvi entrare ma potrebbero innervosirsi molto se vi trovano nei loro terreni senza che voi abbiate chiesto il permesso.
  • le zone di guerra sono libere (ma non quelle della 1 guerra mondiale). In generale assicuratevi che non ci siano altri vincoli locali e soprattutto siate cauti, non è raro trovare granate ed altri ordigni estremamente pericolosi. Inoltre la detenzione di armi da guerra o parti di esse o di esplosivi è vietata, certo vige la regola del buon senso. Per fare un esempio, un relitto di baionetta arrugginita che ormai è meno letale di un normale ferraccio da cantiere può essere considerata ancora un’arma da guerra se si prende la legge alla lettera.
  • Il tesoro è di chi.. lo perde !! Mi spiego, un oggetto perduto è sempre di proprietà di chi lo ha perso. Certo nessuno verrà a contestarvi che i due euro che avete trovato in spiaggia erano di tizio o caio, anche perché tizio non potrebbe mai dimostrarlo. Tuttavia per una fede nuziale il discorso potrebbe essere differente. Infatti andrebbe denunciata come oggetto ritrovato, ma avrete diritto ad una ricompensa o all’oggetto se nessuno lo reclama.

Beni archeologici

la ricerca con il metal detector è entusiasmante quando si ritrovano monete antiche, tuttavia in Italia, vanno denunciate alle autorità

Per quanto riguarda l’archeologia questa merita alcune considerazioni a parte. Il problema del trafugamento dei beni culturali è molto sentito in Italia, quindi spesso si additano ingiustamente i praticanti di quest’hobby come tombaroli. Non si nega che molti tombaroli siano dotati di metal detector e georadar, ma dubito che un tizio che vaga col metal detector sotto il solleone d’agosto nella spiaggia sia a rischio di trafugamento di beni culturali.

Tuttavia tralasciando la polemica, si può citare il caso del ritrovamento fortuito di un bene dello stato che, questa casistica va chiarita con un esempio.

Supponiamo di avere ricevuto il permesso di cercare nel campo o nel terreno di qualcuno e nelle nostre ricerche troviamo un tesoro, possono configurarsi due situazioni:

  • il tesoro è qualcosa di valore ma non è un bene archeologico, quindi è di proprietà del proprietario del terreno
  • il tesoro è un oggetto archeologico, ad esempio una moneta romana o medioevale, in questo caso l’oggetto è dello stato e va dichiarato entro 24 ore alla soprintendenza dei beni culturali.

In entrambi i casi sopra esposti si ha diritto ad una ricompensa.

Regole della comunità

Altre leggi non scritte sono in uso nella comunità dei “detectoristi” ne riporto qui alcune delle più sentite:

  • chiedete sempre il permesso di ricerca nei fondi privati, nei parchi etc. a volte basta chiedere
  • consegnate le eventuali antichità trovate perché otterrete una ricompensa legale invece che un dubbio guadagno e la sicurezza di finire in carcere
  • coprite le buche degli scavi e cercate di non devastare piante vegetazione, argini, etc. Se al passaggio di un detectorista la località sembrerà bombardata, sempre più persone saranno restie a concedere un permesso di ricerca.
  • portate via la spazzatura e gettatela nel cestino, e non mi riferisco ai vostri rifiuti (quello è ovvio) mi riferisco alla spazzatura metallica che troverete, e ne troverete tanta in posti impensabili, vi assicuro che probabilmente anche sull’Isola di Pasqua con un giro di metal detector si troverebbero tappi di birra e strappi di lattina.

Le regole sopra scritte servono soprattutto a proteggere la categoria e l’hobby. Vi ricordo che viviamo in un paese che preferisce il divieto al controllo, quindi comportandosi male si rischia che il legislatore in futuro possa emanare un divieto di uso o vendita del metal detector.

Quali attrezzature servono per cominciare?

Un minimo di attrezzatura è necessaria per iniziare, la prima cosa da comprare è ovviamente il metal detector, questo è forse l’oggetto più costoso di tutto l’arsenale, la sua scelta va fatta in base alle proprie esigenze. Per semplificare enormemente comprate un buon metal detector delle marche più famose nella fascia di prezzo tra i 250-500 euro. Spendere troppo all’inizio non vi aiuterà, il metal detector è uno strumento che si capisce col tempo, i suoi settaggi vanno compresi, quindi averne tanti (metal detector costoso) non vi aiuterà, anzi imparerete che un settaggio sbagliato diminuirà la sensibilità dello strumento.

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Altro strumento indispensabile è uno strumento da scavo. Ne esistono di vario tipo come il coltello da scavo che è un incrocio tra una paletta ed un pugnale, molto robusto permette di fare strada tra ghiaia e radici. Oppure una semplice pala, o una pala specifica per la spiaggia il cui aspetto ricorda uno scolapasta per potere trattenere gli oggetti lasciando cadere la sabbia.

Lo strumento da scavo può essere inizialmente sostituito da una paletta da giardino preferibilmente in materiale non metallico ma robusta. Questo perché mentre scaviamo dobbiamo recuperare un piccolo oggetto (es. moneta). Passare la paletta sul metal detector ci dirà dov’è l’oggetto, questo possiamo farlo sono con una paletta di plastica per ovvi motivi.

Vantaggi del pin-pointer

il pin pointer è un piccolo metal detector che serve a rilevare gli oggetti nella terra di scavo

L’ultimo strumento di cui vi parlo è molto importante soprattutto agli inizi, ed è il pin-pointer. Questo è un metal detector in miniatura per individuare l’oggetto dentro lo scavo e decidere in che direzione scavare. Oppure per individuarlo nella terra di scavo.

Quando si individua un oggetto con il metal detector dobbiamo decidere dove scavare. Si esegue una manovra con la piastra di ricerca dello strumento a formare una “X”. Il centro della “X” indica il punto dove scavare, tuttavia quando si scava possono succedere tante cose:

  • l’oggetto è di lato allo scavo anche di poco.
  • l’oggetto è nella terra di scavo, quindi non è più nel buco, ma noi insistiamo a scavare.
  • l’oggetto era talmente superficiale che scavando violentemente lo abbiamo lanciato via.

In tutti e tre i casi si può impazzire pensando che era un oggetto fantasma, o che lo strumento è impazzito ed altre teorie più fantasiose. Ecco che in questi casi sarebbe utile avere un pin-pointer.

Questo piccolo metal detector della forma di un corto cilindro rileva i metalli a pochi centimetri. Di solito vibrando e suonando con maggiore intensità a seconda della distanza dall’oggetto. Muovendolo dentro lo scavo capiremo dove dirigere lo scavo. Frugando nella terra di scavo con il pin-pointer si possono individuare oggetti piccolissimi e sporchi quindi invisibili.

Considerate che anche le monete come gli euro diventano bruni dopo solo una stagione quindi non potete contare sempre sul colore dorato o sulla lucentezza metallica della moneta. Se invece l’oggetto è stato lanciato via scavando violentemente beh… cercatelo, e la prossima scavate più delicatamente!

Breve storia del metal detector

Storicamente la necessità di individuare metalli all’interno di altri materiali o sepolti era stata sempre sentita in campo medico (individuare schegge o pallottole all’interno del corpo). E in campo minerario (individuare tracce di giacimenti metalliferi). Tuttavia il suo più grande sviluppo avviene nel contesto bellico dove si dimostrò indispensabile per l’individuazione delle mine. Infatti in Italia esiste anche un altro nome ormai in disuso per questo strumento che è “cercamine”.

Si deve però a Charles Garrett la diffusione di questo strumento in campo civile. Infatti al ritorno dalla seconda guerra mondiale, Garrett cominciò ad usare e modificare i metal detector militari per la ricerca di tesori e cimeli. Contribuì con i suoi brevetti, la sua azienda e le sue iniziative alla diffusione dell’hobby.

Buon divertimento!

Guest post di gfresources

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