Al momento stai visualizzando Arrampicata: guida completa

L’arrampicata è uno sport che affonda le sue radici fino agli albori della storia umana. Per i nostri antenati non era uno sport, ma il modo in cui affrontare un percorso verticale, tipicamente una parete rocciosa, o altri ostacoli presenti lungo il loro cammino.

Spinti prima dalla necessità e poi dalla curiosità gli esseri umani hanno sempre provato una irresistibile attrazione per la montagna e le sue vette.

Anche se in antichità si avevano talvolta idee piuttosto fantasiose riguardo a cosa si sarebbe trovato sulle vette. Questa curiosità o la necessità di superare le montagne hanno spinto l’uomo a conquistare anche le montagne più impervie.
Con il progredire delle tecniche di salita e della tecnologia si sono potute raggiungere vette che per gli antichi scalatori erano irraggiungibili. Queste conquiste sono pietre miliari dell’esplorazione del nostro pianeta e benchè non siano imprese che possono essere tentate da tutti, il loro ricordo accende gli animi di passione.

Si pensi ad esempio alle salite sull’Everest dove a causa dell’alta quota è necessario utilizzare delle bombole di ossigeno per la respirazione. O alla conquista del Cerro Torre in Patagonia dove il grande Cesare Maestri dovette trascinare un trapano ed un compressore del peso di 1 quintale, per poter perforare il granito ed inserire i chiodi tracciando la via sino alla vetta.

L’arrampicata è uno sport che suscita grandi emozioni e soddisfazioni anche se praticato a livello amatoriale e negli ultimi decenni lo si può praticare anche in apposite palestre.

L’arrampicata si può praticare sia all’aperto su ostacoli naturali, sia al chiuso in palestra. Lo scopo è raggiungere la cima dell’ostacolo (generalmente una parete rocciosa) lungo un percorso che viene chiamato “via”.

Le vie non sono altro che percorsi già scoperti, tracciati, ed attrezzati con chiodi per le corde, che portano alla cima, una stessa parete rocciosa può avere più vie di diversa difficoltà. La difficoltà delle vie è determinata dalla pendenza, dal numero di appigli presenti e da molti altri fattori.

E’ una disciplina che prevede una preparazione sia da un punto di vista fisico motorio e tecnico ma anche un aspetto psicologico mentale.

arrampicata su roccia

Arrampicata libera (free climb)

Nell’arrampicata libera lo scalatore (o rocciatore) affronta la parete solo con il suo corpo, utilizzando le braccia, le gambe ed anche altre parti del corpo per sostenersi ed avanzare verso l’alto, sfruttando gli appigli naturali offerti dalle rocce. Pareti rocciose con pochi appigli sono ovviamente più difficoltose se non impossibili da affrontare.

Lo scalatore dovrà trovare o seguire un percorso (via) lungo il quale gli appigli permettano il suo avanzamento. Questo stile di arrampicata è talvolta caratterizzato dalla totale assenza di corde o sicurezze ed è quindi dedicato ad esperti in condizioni fisiche e mentali eccellenti.

Arrampicata tradizionale

Nell’arrampicata tradizionale lo stile è quello dell’arrampicata libera. Lo scalatore avanza aggrappandosi agli appigli costituiti dalle asperità della roccia. Tuttavia, la grande differenza rispetto all’arrampicata libera sta nel fatto che la parete è attrezzata con chiodi fissi.

I chiodi presenti nella parete segnano il percorso della via, e consentono allo scalatore di collegare tramite moschettoni una corda di sicurezza, questa in caso di caduta la corda farà “cadere” lo scalatore solo di pochi metri prima di tendersi consentendo una grande sicurezza.

Questo tipo di arrampicata è la più diffusa a livello amatoriale, la sicurezza data dalla corda però non offre l’immunità da infortunio; infatti, anche se trattenuti dalla corda gli scalatori possono urtare la parete ferendosi, ma esistono delle tecniche che permettono di annullare questi rischi.

Arrampicata sportiva

Questo tipo di disciplina è simile all’arrampicata tradizionale ma gli ancoraggi usati non sono fissi lungo il percorso, devono essere portati dallo scalatore ed inseriti nella roccia per garantire la sicurezza. Con questa modalità di utilizzo degli ancoraggi (nut, friends) questi svolgono solo una funzione di sicurezza ma non aiutano la progressione come nel caso degli ancoraggi fissi utilizzati nell’arrampicata tradizionale.

Altri tipi di arrampicata

Altri tipi di arrampicata sono ad esempio il bouldering che consiste nell’arrampicarsi su grossi massi, oppure l’arrampicata artificiale dove la corda oltre ad essere usata come sicurezza è usata anche come appoggio per riposarsi o addirittura pernottare in parete appendendo delle speciali tende.

Un altro tipo di arrampicata come quella sulle cascate di ghiaccio, è fatta per mezzo di speciali piccozze e ramponi in grado di penetrare il ghiaccio e fornire un appiglio ed ausilio all’avanzamento altrimenti totalmente impossibile.

Non sono escluse combinazioni tra i vari stili e metodologie tecniche, nel caso di scalate importanti è evidente che possa essere necessario percorrere la montagna prima su pareti rocciose e poi su pareti ghiacciate dovendo cambiare stile di arrampicata a seconda del cambiamento di percorso.

arrampicata sul ghiaccio

Dove si pratica in Italia

Per arrampicare in Italia c’è solo l’imbarazzo della scelta. Anche chi abita nella pianura Padana può raggiungere mete favolose con poco sforzo.

La Val di Mello nella bassa Valtellina offre più di trecento vie di varia difficoltà. Inoltre, è una location dove si pratica il boulderig grazie alla presenza di grossi massi. Ospita ogni anno un raduno internazionale di bouldering il Melloblocco.

In Trentino-Alto Adige la valle del fiume Sarca offre più di cinquecento vie per l’arrampicata. Questa valle gode di un clima mite ed è possibile arrampicare tutto l’anno.

Accanto al parco del Gran Paradiso in Piemonte è presente la valle del fiume Orco. Anche in questa località non mancano interessanti vie di tutti i livelli di difficoltà. I periodi migliori per frequentarla sono tra aprile e novembre.

Se come contorno preferite il mare invece che “la montagna” sappiate che si può arrampicare anche al mare. A Finale Ligure è possibile arrampicare sulle falesie a picco sul mare, un’esperienza unica da provare almeno una volta. Questa località è nota a livello europeo per l’arrampicata sportiva.

La pietra di Bismantova in Emilia-Romagna è un’altra località molto gettonata. In mezzo ad una fantastica area boschiva si erge una parete frequentata dagli inizi del ‘900. Questa parete rocciosa ricca di vie offre una grande scelta sia per l’arrampicata sportiva che per quella ricreativa.

In Abruzzo il Gran Sasso è, a torto, meno conosciuto per questo tipo di attività. Le rocce di calcare ricche di appigli e la posizione geografica lo rendono un posto interessante per chi non abita al nord e vuole comunque arrampicare.

Cala Gonone in Sardegna è un’altra meta per praticare l’arrampicata. Il mare spettacolare, le falesie di calcare ricche di vie di varie difficoltà sono solo una delle location dell’isola.

San Vito lo Capo è una bellissima spiaggia sulla Sicilia occidentale, poco distante dalla stessa si erge una parete rocciosa che può essere scalata anche in dicembre.

I vantaggi di fare questo sport

I benefici fisici dell’arrampicata sono diversi. L’attività servirà ad allenare gambe, braccia, dorsali e molti altri muscoli aiutando la coordinazione e l’agilità generale. A livello psicologico si acquisisce una certa sicurezza in se stessi. Soprattutto i bambini possono acquisire una certa forza e sicurezza ed allo stesso tempo imparare ad apprezzare le attività all’aria aperta e fisiche evitando così di intrattenersi solo con passatempi sedentari come guardare la TV o giocare su internet.

La vita all’aria aperta e la bellezza delle località montane offrono molte occasioni per ridurre lo stress e per stringere amicizia con altri appassionati. Alcune aziende organizzano corsi di arrampicata per il “team building”, condividere un’attività fisica e di gruppo con i colleghi aiuta a smorzare le tensioni e ci fa apprezzare il prossimo che spesso in queste occasioni, allontanato dal contesto lavoraivo frenetico si mostra nella sua veste più umana.

Requisiti e vari livelli di difficoltà per fare arrampicata

L’arrampicata presuppone uno stato fisico e psicologico adeguato. Al contrario di altri sport è necessario avere una condizione fisica buona. Contrariamente al credere comune non è necessaria una forza fisica esagerata; infatti, nell’avanzare ci si spinge principalmente con le gambe, mentre le braccia offrono una forma di ancoraggio. Solo in casi di contropendenze e parti difficili è necessario sollevarsi sulle braccia, ma la difficoltà atletica dipende dal grado di difficoltà della via e possiamo in qualche modo controllarla. Se scoprissimo di non riuscire a superare un determinato grado di difficoltà potremmo sempre continuare ad arrampicare su vie di grado inferiore continuando a godere di questo fantastico sport.

Per quanto riguarda le condizioni psicologiche si intende una certa predisposizione a vincere la paura innata di cadere. Questa paura (almeno le prime volte) rimane presente anche quando si è assicurati alla corda e non si corre alcun rischio. In generale basta essere sereni e concentrati su quello che si sta facendo per potersi divertire e progredire nella disciplina.

Purtroppo, non è uno sport praticabile da tutti, se non si ha una forma fisica adeguata o si hanno problemi di mobilità è meglio evitare.

Come primo approccio si può provare, molti club e gruppi offrono lezioni prova in palestra dove la paura del vuoto è limitata e la difficoltà controllata. In un contesto simile possiamo vedere se questo sport può fare per noi.

A che età si comincia?

Per i bambini ci sono buone notizie. Se siete appassionati di arrampicata e volete avvicinare i vostri figli a questo sport, sappiate che è possibile. Inizialmente meglio farlo in un ambiente controllato come una palestra di arrampicata, evitando di forzarli se hanno paura. Generalmente per i bambini arrampicarsi è un’azione naturale, tutti noi lo abbiamo fatto per scappare da lettini e culle. Questo comportamento del bambino viene spesso represso per la giustificata paura dei genitori che temono si faccia male. Ma un bambino non esiterebbe ad arrampicarsi sulle rocce o sugli alberi se lasciato libero.

palestra arrampicata

Ci sono leggi e regolamenti da rispettare?

Non ci sono normative particolari che regolano la pratica di questo sport. Esistono normative che regolano l’insegnamento, quindi se si decide di diventare istruttori ci si deve informare presso le sedi competenti.

In generale sono in vigore tutte le leggi e norme che regolano l’accesso alle aree dove effettuare l’arrampicata. Queste hanno a che vedere più con le aree dove si pratica lo sport.

Si potrebbe essere in zone di riserva o parco naturale dove è proibito accedere o danneggiare l’ambiente (anche le rocce), ma questo è un caso limite, l’apertura di nuove vie di arrampicata con relativa posa di ancoraggi è un’attività che non è certo riservata a chi si avvicina a questo sport. Essa viene gestita da club e gruppi locali che si adoperano per ottenere le necessarie autorizzazioni dove queste siano richieste.

Quali attrezzature servono per cominciare?

Le attrezzature per arrampicata sono variegate e dipendono ovviamente dal tipo di arrampicata che si affronta. Qui passeremo in rassegna quelle principali perchè di uso comune. Attrezzature molto specifiche sono volte ad arrampicatori esperti e non rientrano nello scopo divulgativo di questo articolo.

Scarpe

Tra le attrezzature indispensabili ci sono le scarpette da arrampicata. Queste scarpe appositamente studiate per aderire completamente al piede, sono fatte da materiali particolari in grado di offrire un’adesione massima anche quando la sola punta della scarpa poggia su appigli e sporgenze della roccia veramente piccole (pochi centimetri). Senza le scarpette da arrampicata sarebbe impossibile sfruttare molti appigli quindi l’avanzamento risulterebbe estremamente difficile perchè lo scalatore sarebbe limitato all’uso di grossi appigli, che in alcune pareti non sono affatto presenti.

Imbragatura e corde

L’imbragatura è costituita da fasce di materiali sintetici che sostengono lo scalatore a livello delle gambe e del bacino. La corda di sicurezza usata nelle scalate viene assicurata a questo imbrago.

Durante una caduta è indispensabile che lo scalatore sia saldamente legato alla corda. Se questo collegamento fosse fatto in modo artigianale la stessa corda ferirebbe lo scalatore gravemente. Legarsi una corda attorno alla vita come nei film è fuori discussione. Il peso dello scalatore in caduta, anche per pochi metri, svilupperebbe una energia tale da creare traumi alla schiena dello scalatore nel momento in cui la corda venga tesa. E’ vero che le corde usate oggi hanno un certo grado di elasticità proprio per “frenare” la caduta. Tuttavia, le energie in gioco sono notevoli e l’imbrago deve essere comodo e di buona qualità. Imbraghi danneggiati o minimamente logorati vanno scartati immediatamente.

Le corde sono fondamentali. Per avanzare in sicurezza è necessaria una corda di qualità, in ottimo stato e dimensionata opportunamente. La corda è costosa (dipende dalle dimensioni) ma c’è il vantaggio che può essere acquistata in gruppo, non è necessario che ognuno abbia la sua corda.

Moschettoni

I moschettoni sono degli anelli apribili che permettono il collegamento della corda agli ancoraggi (chiodi) piantati lungo la via. Questi permettono alla corda di sicurezza di scorrere. Un altro utilizzo del moschettone è il collegamento dell’imbrago alla corda.

Anche questi devono essere di dimensione e materiali adeguati, e quelli venduti sono testati e certificati per quanto riguarda la loro resistenza a rottura. In commercio esistono moschettoni per uso generico o anche estetico (come portachiavi) che sono marchiati “not for climbing” (non per arrampicata) per non incorrere in equivoci che potrebbero essere fatali.

Nut e friends

I nut ed i friends sono dei dispositivi meccanici che inseriti in una fessura della roccia si espandono “aggrappandosi” ed offendo un ancoraggio. Possono essere rimossi una volta superato l’ostacolo o il tratto di parete ed essere quindi inseriti più in alto permettendo un avanzamento in zone non attrezzate da ancoraggi fissi.

Esistono molti altri tipi di ancoraggi per i quali si rimanda a pubblicazioni specifiche. I già citati nut e friend sono stati inseriti per completezza ma rappresentano attrezzature il cui uso è già da considerarsi per un arrampicatore esperto. Potrebbero essere utilizzati dai neofiti che vogliano provarli, ma solo in particolari condizioni controllate. Utilizzando una corda di sicurezza su ancoraggi fissi ed usando il friend senza che questo rappresenti l’unico appiglio al quale si è assicurati.

Abbigliamento

L’abbigliamento è importante, ed è dipendente dalle condizioni climatiche. Esistono pantaloni e maglie specifiche con rinforzi nei punti dove è più frequente lo sfregamento contro la roccia come ad esempio le ginocchia. Sono diffusi i caschi da arrampicata anche se alcuni usano normali caschi da bicicletta. L’uso del casco è consigliato perchè la caduta può essere frequente e benchè assicurati ad una corda, anche una scivolata o caduta di pochi metri potrebbe portare a sbattere la testa contro le rocce. Il casco è fortemente consigliato.