Al momento stai visualizzando Le migliori bussole da escursionismo

Le bussole da escursionismo e trekking si usano per l’orientamento terrestre. Di fatto, sono normali bussole corredate da altre funzioni relative all’orientamento e alla marcia via terra.

La bussola è uno strumento conosciuto da tutti, e benchè si possa pensare che usare una bussola sia anacronistico vista la vasta disponibilità di GPS da trekking a basso prezzo, la bussola rimane uno strumento da tenere sempre in tasca e in alcuni casi che vedremo di seguito, risulta insuperabile.

La bussola funziona grazie al campo magnetico terrestre. Un ago con un’estremità magnetizzata è sospeso tramite un fulcro di pietra dura (Es. zaffiro) per limitare l’attrito alla rotazione dell’ago e rendere lo strumento più sensibile anche a deboli variazioni di campo magnetico.

Dal punto di vista fisico, l’ago della bussola “punta il nord” ma in realtà esso si allinea con le linee di flusso del campo magnetico. Quindi potendo queste linee essere distorte da perturbazioni locali, in questi casi la bussola punterà a X gradi rispetto al nord (declinazione magnetica). Le bussole di qualità hanno una ghiera mobile per poter inserire la compensazione per questo “errore”.

La bussola è uno strumento meccanico che funziona sempre,. Quindi se la comprate, non ha senso comprare una bussola elettronica, piuttosto investite meglio i vostri soldi e comprate un GPS da trekking.

Personalmente ho sempre tutti e due, è anche divertente andare in giro con la bussola e trarre grande soddisfazione a vedere che il GPS ci conferma che i nostri calcoli sono stati perfetti.

L’unica cosa temuta da tutte le bussole sono i campi magnetici. Quindi non avvicinatela mai a calamite, magneti etc. perchè questi danneggerebbero la magnetizzazione dell’ago rendendola imprecisa.

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Come funziona la bussola

La bussola da trekking o escursionismo è uno strumento robusto e compatto per poter resistere alla vita outdoor. Tuttavia deve essere tenuta con cura evitando di maltrattarla inutilmente (urti, calore etc.).

A volte è conosciuta con vari nomi come “bussola militare” o “bussola da marcia”, o “bussola da rilevamento”. Questo perchè come già accennato è uno strumento per la “navigazione terrestre”.

Questo tipo di bussola è facilmente riconoscibile dalla sua struttura: un coperchio munito di specchio ed attraversato da una linea di mira ricopre il quadrante contenente l’ago magnetico e la ghiera graduata.

E’ dotata di una livella a bolla e talvolta di un clinometro che permette di misurare l’angolo di inclinazione o in alcuni modelli di leggere direttamente la pendenza.

Di solito questo tipo di bussole da escursionismo è simile come design alle Barker M73 costruita anche in Italia ed adottata dalle forze armate nel dopoguerra e all’inconfondibile Cammenga M27 militare (USA).

Esistono anche bussole più generiche. Di solito sono un misto tra una bussola da cartografia (inconfondibile, fatta di plexiglas trasparente) e le bussole da trekking. Queste sono strumenti molto validi perchè hanno sia funzioni cartografiche che di navigazione.

Come si usano le bussole da escursionismo

Usare una bussola è semplice, quello che bisogna imparare è orientarsi con le carte e conoscere le carte topografiche.

Questo argomento a volte è definito “orienteering”, se si vuole approfondire in internet si trovano molte risorse a riguardo, qui tratteremo solo le base necessarie all’uso della bussola.

Se partendo da un punto A vogliamo raggiungere un punto B (questi punti sono entrambi presenti in una mappa) dobbiamo tracciare una rotta, supponiamo di poter percorrere la distanza in linea retta.

Allineare la bussola alla mappa

  1. Allineando la bussola (sul lato lungo) al riquadro a lato della mappa, o su qualsiasi linea verticale del reticolo chilometrico, ruotiamo la mappa fino a che l’ago della bussola si trova ad essere parallelo alle linee verticali del reticolo.
  2. Anche la ghiera graduata della bussola dovrà coincidere con l’ago (se non coincide ruotarla).
  3. Ora la mappa è orientata, senza muovere la mappa, allineiamo il lato lungo della bussola alla linea che va da A a B (la nostra rotta tracciata sulla carta) e ruotiamo la ghiera della bussola fino a quando questa coincide con il nord (con l’ago magnetico).
  4. In questo modo abbiamo impostato un angolo azimutale, ossia l’angolo tra il Nord ed il punto in cui dobbiamo recarci.
  5. Adesso che la nostra bussola è orientata apriamo il coperchio a specchio di 45 gradi e tenendo la bussola orizzontale traguardiamo attraverso la bussola. Vedremo riflessi nello specchio il quadrante della bussola con l’ago e la ghiera e la livella a bolla.

Trovare il punto di destinazione

  1. Prima di tutto mettiamo la bussola perfettamente orizzontale guardando la bolla (niente di estremamente preciso).
  2. Ruotiamo su noi stessi fino a far coincidere l’ago magnetico con la ghiera.
  3. Ora traguardando attraverso la bussola identifichiamo un punto in lontananza (Es. un albero), bene la direzione da prendere è verso quel punto che abbiamo “puntato”.
  4. Arrivati a quel punto, ripetiamo l’operazione, prendiamo un altro punto lontano e camminiamo verso quel punto. In questo modo percorreremo il segmento A-B tracciato sulla carta, una rotta complessa, fatta di più segmenti presuppone che la bussola venga impostata per ogni segmento.

Altre funzioni della bussola

In realtà la bussola permette di fare cose molto più complesse ma che necessiterebbero di una guida a parte. Giusto per stimolare l’immaginazione ne riportiamo alcune, l’unico limite è che i punti devono essere visibili direttamente, ricordiamoci che dobbiamo “traguardarli” a vista con le mire della bussola:

  • quota del punto in cui ci troviamo (uso del clinometro)
  • quota di un punto distante (uso del clinometro)
  • dislivello tra due punti, anche inaccessibili (in linea visiva)
  • distanza tra due punti inaccessibili (Es. tra due cime di montagne, stando su una terza montagna, o due punti al di là di un fiume o di un crepaccio)
  • la nostra posizione nella mappa (giro d’orizzonte)

Tutti gli esempi sopra citati possono essere anche applicati alla navigazione marittima, ad esempio per i pescatori è possibile ritrovare un punto in mezzo al mare o ad un lago, utilizzando dei punti fissi sulla costa (in vista).

Alcuni di queste misure presuppongono lo svolgimento di calcoli trigonometrici, il risultato sarebbe anche piuttosto preciso, ma la bussola ha un punto debole: l’operatore.

Infatti molto del suo uso si basa anche sulla stima della distanza, e stimare la distanza ad occhio è una pratica che si può acquisire, con l’allenamento, tuttavia rimane sempre il dato a minore precisione e questo inficia tutti gli altri calcoli.

Caratteristiche delle bussole da escursionismo

Vediamo una serie di caratteristiche da considerare prima di procedere all’acquisto della nostra bussola da escursionismo, trekking e altre avventure outdoor.

Materiali

La bussola è uno strumento dal funzionamento meccanico. Anche se è intrinsecamente semplice (l’unica parte in movimento è l’ago magnetico) è necessario prestare attenzione ai materiali ed alla robustezza.

Alcuni costruttori indicano anche il materiale del fulcro sul quale l’ago è sospeso e si muove. Minore sarà l’attrito su questo fulcro e maggiore sarà la sensibilità dell’ago che potrà orientarsi anche con lievi variazioni di campo.

L’ago è immerso in un liquido quindi il quadrante della bussola è sigillato. Una bussola con la cassa in metallo e con coperchio sarà sicuramente più resistente e potrà tenere al riparo le parti fondamentali della stessa.

In ogni caso molte bussole di “plastica trasparente” sono in realtà fatte di policarbonato, lo stesso materiale con cui si realizzano gli occhiali per antinfortunistica, tanto per capire la resistenza.

Livella a bolla

Non tutte le bussole da escursionismo lo hanno, ed è già stato spiegato che il suo scopo non è vedere se una superficie orizzontale ma a tenere la bussola in orizzontale durante le misurazioni.

Bisogna anche precisare che per ottenere letture totalmente sbagliate dovremo tenere la bussola veramente inclinata, circostanza questa improbabile, se possibile optate per un modello dotato di livella.

Mire, traguardi, specchio

La lettura della bussola e il suo uso per orientamento presuppongono che si “miri” un punto. Quindi la bussola da trekking deve essere necessariamente dotata del traguardo.

Ne esistono di vari tipi, con un semplice “filo” disegnato sullo specchio o su una lente ed altri con scala graduata orizzontale simile ad un mirino telescopico.

Infatti nelle bussole di tipo militare questa scala graduata serve a stabilire la posizione di oggetti vicini a quello puntato (quanti gradi a destra o sinistra) indicazione utile per correggere il tiro indiretto (es. artiglieria) ma che torna utile anche per scopi civili.

Alcune bussole da escursionismo hanno uno specchio sul quale possiamo vedere riflesso il quadrante, ovviamente per poter vedere l’ago magnetico e leggere i gradi. Altre invece permettono di vedere una scala graduata attraverso un piccolo oculare. In queste bussole noterete che lo specchio infatti non è presente, in linea di massima si può dire che si ottiene una lettura più precisa.

Notare che nelle bussole dotate di specchio l’Est e l’Ovest sono invertiti per poterli vedere correttamente quando riflessi sullo specchio. Da ricordare quando si guarda il quadrante direttamente e non specchiato.

Quadrante fluorescente

Anche se un tempo i numeri e le tacche fluorescenti nelle bussole erano dipinti con una vernice radioattiva dalla luminescenza verde, non temete al giorno d’oggi queste pericolose vernici non si usano più per ovvi motivi. Tuttavia il quadrante fluorescente è indispensabile per orientarsi di notte, il grande vantaggio è che funziona senza pile.


Custodia, lacci etc.

La custodia sembra un accessorio di poca importanza invece non lo è. Se il modello che scegliete ne è sprovvisto compratene una. La custodia protegge lo strumento, evita di metterlo a contatto con altre attrezzature nello zaino e soprattutto viene fissato ad esempio alla cintura.

Non dimenticate che prenderete la bussola di continuo per verificare la direzione e non ha senso riporla nello zaino.

Anche tenere la bussola appesa al collo può essere molto comodo. Diciamo che a parte i gusti personali, se si cammina all’aperto è comodo tenere la bussola a tracolla ma appena dovrete addentrarvi tra i cespugli, odierete qualsiasi cosa a tracolla perchè vi troverete costantemente impigliati. Un trucco? Metterla a tracolla ma dentro la felpa, maglietta o giacca.


Clinometro o inclinometro

Le bussole da escursionismo professionali sono dotate di clinometro detto anche “tiltmetro”. Questo permette di misurare l’angolo di inclinazione rispetto all’orizzontale ed in alcuni modelli di leggere direttamente la pendenza. Non è indispensabile per l’orientamento ma come detto nel paragrafo sull’utilizzo della bussola, può servirci per fare misurazioni di vario tipo.

Righelli scale graduate e reticoli

Anche questi non sono indispensabili ma tornano sicuramente utili. Se comprate una bussola dovrete sicuramente utilizzare delle mappe topografiche quindi anche avere ad esempio un righello col quale misurare sulla mappa.

Certi modelli (soprattutto le bussole da cartografia) hanno dei righelli che riportano direttamente la distanza reale alle varie scale. Quindi possiamo misurare sulla carta senza dover fare calcoli, questo è sempre un aiuto ed evita errori.

Ecco tutti i nostri consigli su come scegliere e usare le migliori bussole da escursionismo, se questo articolo vi è piaciuto condividetelo con i vostri amici! Buona escursione!

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